Tennis
Jannik Sinner analizza il ko contro Alcaraz a Roma: “E’ stata una buona lezione per Parigi”

Jannik Sinner non è riuscito a completare in maniera trionfale il suo ritorno sui campi da gioco. La serie di 26 vittorie consecutive è stata interrotta dallo spagnolo Carlos Alcaraz. L’iberico si è imposto nella finale degli Internazionali d’Italia col punteggio di 7-6 (5) 6-1 in un incontro che ha confermato la superiorità di Carlitos negli scontri diretti con il n.1 del mondo (7-4) e la maggior affinità alla terra battuta.
L’azzurro, da questo punto di vista, ha avuto un netto calo nella seconda frazione da legare anche al periodo di inattività per la sospensione di tre mesi (vicenda “Clostebol”). La mancanza di ritmo partita ad alta intensità contro un Alcaraz solido si è fatta sentire e offrirà spunti per lavorare in vista del Roland Garros, obiettivo dichiarato più volte dal pusterese.
In conferenza stampa gli è stato chiesto se il calo citato sia simile a quello che c’era stato l’anno scorso proprio al Roland Garros, dove Alcaraz si impose al quinto set. “A Parigi nel 2024 era diversa la situazione, la condizione. Per cambiare livello devo cambiare piccole cose. Sicuramente il movimento, anche capire dove stare a volte è un po’ diverso tra cemento e terra. Ma in generale era un buon test per vedere dove sono sulla terra battuta, buono giocare prima di due Slam contro di lui. Dobbiamo migliorare, è la superficie dove faccio più fatica. Però è il primo torneo, la superficie che mi piace di meno. Fare finale è buono. Devo alzare l’intensità per Parigi e tenerla per più tempo possibile“, le sue parole.
Un Sinner, comunque, soddisfatto viste le aspettative che aveva da questo torneo: “Sono molto felice di come è andata qui a Roma, spero di poter giocare bene anche a Parigi. Dopo 3 mesi questo significa molto per me e il mio team. È una buona lezione per il Roland Garros. Esperienza meravigliosa giocare in Italia, a Roma. Mi hanno trattato come un bambino, il supporto era incredibile. Sono più vicino di quanto mi aspettassi al mio livello, i match sono stati buoni, ma potrebbe andare meglio. Tornando indietro al match, avrei giocato un paio di punti diversamente. Ora un paio di giorni per riposarmi, e guarderò avanti“.
Si è approfondito anche il tema dell’adattamento alla terra battuta: “L’andare avanti o essere più aggressivo è un dettaglio. Ma in generale devo migliorare come muovermi sulla terra, perché così vedi queste occasioni, lo step successivo è in automatico. Mi mancano un po’ di partite, di questi punti importanti come 15-40, 6-5. Ed è difficile che sbagli la scelta…ma può succedere, è il bello e brutto del tennis che momenti del genere ti possano cambiare la partita. Oggi è stata una bella lezione, a volte ci è girata non benissimo come il dritto poco fuori sul 40-40. Abbiamo giocato bene, ora l’obiettivo è ripartire bene a Parigi“.
Sulle difficoltà che propone Alcaraz e il fatto che lo abbia battuto negli ultimi quattro incroci, Sinner non sembra essere così preoccupato: “Per questa partita ci siamo preparati benissimo, un po’ come ci aspettavamo. Il mio tennis quando gioco bene dà fastidio ad Alcaraz, quando gioca bene lui dà fastidio a me. Carlos ha gestito meglio alcune situazioni. Poi appena cali un pochino contro giocatori del genere è difficile recuperare. Lui sa far più cose, si muove meglio, però proprio su questo devo migliorare, anche durante il torneo a Parigi, perché serve un po’ di tempo. Ma siamo a un buon punto per essere al primo torneo“.